Porto Selvaggio

Porto Selvaggio – foto di Carmelo Raineri

Pochi chilometri più a sud di Porto Cesareo, si trova lo splendido ed incontaminato Parco Naturale di Porto Selvaggio, grande zona naturalistica compresa fra la località di Santa Caterina e Torre Inserraglio.

L’importanza del parco è enorme per il territorio circostante e per il Salento in generale, sia dal punto di vista turistico, rappresentando una meta obbligatoria per chi visita questa favolosa terra, ma anche per i risvolti ambientali, storici, culturali, archeologici ad esso sono legati.

Uno dei particolari più belli e intriganti che custodisce il parco, è la baia di Porto Selvaggio, la spiaggia di ciottoli che attrae migliaia di turisti, disposti a faticare non poco pur di venire a trascorrere la giornata o anche solo poche ore in questo piccolo angolo di paradiso. La riserva naturale, infatti, è caratterizzata da un tratto di costa fantastico, pieno di cavità, grotte, insenature e baie naturali. Una di queste dà vita, appunto, alla spettacolare baia di Porto Selvaggio dove milioni di piccole pietre levigate e arrotondate dall’incessante azione del mare, consentono un facile accesso al mare, spezzando la monotonia dell’alta e aspra scogliera circostante.

È meraviglioso sedersi su questi ciottoli e ammirare in silenzio il panorama circostante: di fronte si ha il mare, infinito, limpidissimo, a tratti gelido per la presenza di sorgenti di acqua fredda e purissima; ai lati la profonda cornice della roccia selvaggia e alle spalle la fitta pineta di pini d’aleppo, frutto di un’opera di rimboschimento del Corpo Forestale che negli anni Cinquanta intelligentemente decise di arricchire di un polmone verde una zona che se pur bella aveva maggiori sembianze ‘desertiche’.

Tutto ciò permette di considerare la baia di Porto Selvaggio come uno dei posti in assoluto più belli ed affascinanti per trascorrere una giornata al mare, ponendosi anche come meta adeguata per chi durante l’anno intenda esplorare le ricchezze naturali e i segreti millenari del parco, ricco com’è di grotte, sentieri, particolarità.

La spiaggia, sulla sinistra, è dominata dalla Torre dell’Alto, una delle tante torri di avvistamento richieste da Carlo V nel XVI secolo per scrutare la costa e difendere il territorio dai pericoli provenienti dal mare, come i frequenti tentativi di invasione da parte di turchi e saraceni.

La costruzione, che prende il nome proprio dall’altezza considerevole dalla quale si erge, cioè 52 metri sopra il livello del mare, presenta una pianta quadrata, con un basamento tronco piramidale sormontato da una scalinata in tufo che consente l’accesso al primo piano. Questo era adibito ad abitazione per le sentinelle, mentre il piano terra era dedicato a conservare le provviste. Avendo la funzione di difesa, dalla sommità era possibile comunicare visivamente con la Torre Santa Caterina dal lato sud e Torre Uluzzo dal lato nord.

La spiaggia ciottolosa della baia di Porto Selvaggio, spettacolo  più unico che raro, si può raggiungere attraverso due strade: affrontando una ripida scalinata scavata nella roccia ed accessibile dal versante sud, quindi da Santa Caterina, per poi scendere lungo un sentiero fino al mare, oppure imboccando il sentiero sconnesso e accessibile dalla SP 286 che collega le località di Gallipoli-Santa Caterina-Sant’Isidoro-Porto Cesareo, parcheggiando presso la discoteca ‘Casablanca’ in corrispondenza dell’ingresso principale del parco.

In entrambi i casi ci sarà da affrontare una bella scarpinata, e probabilmente la prima opzione è la più faticosa, ma comunque attraversare e passeggiare fra la selvaggia natura del parco e ammirare l’ambiente incontaminato ripaga assolutamente ogni sforzo effettuato.