Torre Chianca

Torre Chianca – foto di florixc by CC BY SA 2.0

Torre Chianca è una località vicina alla più famosa Porto Cesareo che prende il nome dalla presenza della storica torre di avvistamento. Nel XVI secolo l’Imperatore Carlo V d’Asburgo, che allora controllava il territorio salentino, fece costruire lungo la costa ionica 7 torri di avvistamento, con l’intento di scrutare il mare e difendere preventivamente il territorio da eventuali invasioni turche o saracene. Il Salento infatti a causa della sua strategica posizione geografica, della bellezza e della ricchezza della sua regione ha da sempre attirato le mire dominatrici dei popoli vicini. Così durante il Cinquecento si diffusero sia sul versante ionico che su quello adriatico molte di queste torri di avvistamento sulle quali sentinelle di turno dovevano allertare circa situazioni di pericolo che venivano dal mare. Queste strutture, perciò, dovevano comunicare visivamente l’una all’altra eventuali pericoli, non mancano i casi di torri erette anche nell’entroterra per estendere la linea difensiva ben oltre le litoranee.

Torre Chianca, comunicava a sud con Torre Cesarea e a nord con Torre Lapillo ed è, come detto, una delle 7 costruzioni ordinate da Carlo V. Anche questa torre difensiva, come le altre, presenta una pianta quadrata, è priva di scale esterne per l’accesso ed ha una base scarpata di 15,60 m. L’altezza della torre è di 18 m e la sua imponenza permise di svolgere la funzione di piccola base militare per dei soldati italiani impiegati nel conflitto mondiale nel 1943.

L’importanza storica del luogo è legata anche alla vicinanza della località nota come ‘Scalo di Furnu’, cioè un sito archeologico in cui sono stati ritrovati reperti che testimoniano come la zona fosse stata abitata nel periodo preistorico. Altri ritrovamenti importanti risalgono poi al periodo romano: infatti nel 1960 nei fondali della costa antistante a Torre Chianca furono avvistate delle colonne monolitiche di marmo cipollino, che furono ricondotte proprio al periodo dei Romani. Tali colonne hanno una lunghezza di 9 metri e un diametro medio di 85 cm, la loro presenza fa pensare che la zona di Porto Cesareo abbia rappresentato un importante porto commerciale fin dai tempi della civiltà romana.

Attualmente la torre che caratterizza l’omonima località è utilizzata dall’ufficio locale marittimo e sono in corso pratiche burocratiche che mirano alla fruizione della stessa per scopi turistici. Ciò costituirebbe un’ulteriore attrattiva per tutti quei turisti che ogni estate affollano questo tratto di costa richiamati dallo splendido mare che esso offre. Infatti attorno alla torre si estende un tratto sabbioso ideale per chi vuole godere di un mare di assoluta qualità senza la troppa confusione che caratterizza i lidi. Si tratta di un posto ideale per le famiglie con bambini, i fondali sono poco profondi e molto apprezzati anche  dagli appassionati di immersioni, per la notevole ricchezza di esemplari e la varietà biologica.

Il contesto poi è quello tipico salentino, pieno di scenari ambientali selvaggi, un entroterra caratterizzato dalla macchia mediterranea e da intensi profumi di erbe aromatiche; la vicinanza ad altre famose località balneari, la vasta scelta di luoghi da visitare e di attività da svolgere sono altri plus che il Salento e Porto Cesareo si arrogano con pieno diritto. Nessuno può proferir parola, non sia questo un divieto ma, piuttosto, la consapevolezza che questo territorio custodisce un grande tesoro, il suo.